PREMIO CETONAVERDE POESIA

DEDICATO ALLA MEMORIA DI ANTONIO MARIA MAROCCO

STORIA

IL PREMIO

Il premio di poesia Cetonaverde nasce nel 2005 per iniziativa di Mariella Cerutti Marocco e Maurizio Cucchi. Il suo primo scopo fu subito chiaro: dare maggiore visibilità alla poesia mettendo in evidenza l’importante lavoro dei giovani nell’esercizio di un’arte, la più antica e nobile, che è l’arte della parola.

Il luogo prescelto, Cetona, piccolo e bellissimo paese, per natura e storia, nel cuore della Toscana, viene considerato teatro ideale, poetico in se stesso, per una manifestazione letteraria come questo premio. Un premio “verde”, come indica la sua denominazione, per la verde bellezza del panorama e per la giovane età della maggior parte dei suoi attori.

La prima edizione si svolse con due ospiti di assoluta eccezionalità: il maggior poeta arabo vivente, Adonis, esiliato da decenni in Francia, e Giuseppe Conte, figura di primo piano della nostra letteratura, poeta e narratore.

Ma la specificità del premio è sempre stata nella centralità riservata ai giovani. Venne infatti istituito, fin dalla prima edizione, un vero e proprio certame per autori under 35, secondo queste modalità: scelta dei migliori (in numero di otto o dieci, a seconda delle edizioni) tra i numerosi partecipanti; presentazione pubblica e lettura delle loro opere; assegnazione di un tema da svolgere in versi e da consegnare già il mattino seguente, scelta del vincitore da parte della giuria tecnica. Il primo anno il vincitore del certame fu Alberto Pellegatta, classe 1978, poi rivelatosi autore di netto valore con due libri si versi pubblicati da Mondadori.

Con la seconda edizione, 2007, venne introdotta una novità importante: il premio, dopo il grande successo di stampa dell’esordio, venne infatti ampliato in modo significativo e, accanto alla prova dei giovani, si istituirono premi per grandi autori italiani e stranieri. I premiati di quell’anno furono di assoluto rilievo: Valerio Magrelli, con la raccolta Disturbi del sistema binario, edita da Einaudi, per il libro di un autore italiano e l’americano e Premio Pulitzer Mark Strand, un grande della poesia mondiale, per il premio alla carriera. La presenza di queste due autentiche star della letteratura diede ulteriore risalto e smalto al premio, con importanti servizi sui maggiori giornali. Il certame aveva rivelato un nuovo nome di valore: Giovanni Turra.

Terza edizione nel 2009, con successo tra i giovani di Massimo Gezzi, autore successivamente di un libro pubblicato nell’ottima collana di poesia dell’editore Donzelli.

Per il grande autore straniero, successo del premio Nobel irlandese Seamus Heaney, un autore amatissimo anche in Italia. Autore italiano, premiato per il libro Credere all’invisibile, il senese Cesare Viviani.

Nel 2011 successo del tedesco Michael Krüger, poeta e editore, mentre, per la poesia italiana vincitore Milo De Angelis, per Quell’andarsene nel buio dei cortili (Mondadori), autore di culto della nostra poesia, che nella prossima edizione entrerà nella giuria, rendendola ulteriormente autorevole.

Il certame, sul tema “Autoritratto”, fu vinto da un giovane di Portogruaro, Piero Simon Ostan.

La quinta edizione fu caratterizzata da una novità. Non ebbe infatti luogo nell’incantevole borgo di Cetona, ma si svolse a Torino, nell’ambito del Salone Internazionale del Libro, ed ebbe un solo vincitore, ma ancora di assoluto prestigio, e cioè la notissima poetessa Patrizia Valduga per il Libro delle laudi, edito da Einaudi. Il premio fu arricchito da conferenze sul senso e gli orientamenti della poesia contemporanea di Giuseppe Conte e Filippo La Porta.

Patrizia Valduga era stata, in precedenza, nel 2008, tra i relatori di un convegno sulla poesia del nostro tempo, svoltosi nell’ambito del Cetonaverde, e che aveva avuto tra gli altri partecipanti Edoardo Sanguineti e Biancamaria Frabotta.

Nel 2015 fu attribuito un riconoscimento speciale a Guido Ceronetti, il grande intellettuale e poeta, da sempre vicino al premio, di cui è anche presidente onorario, e che risiede proprio a Cetona. Il riconoscimento alla carriera era invece andato a un autore polacco, di statura internazionale, e cioè Adam Zagajewski, che è attivo tra il suo paese e gli Stati Uniti. Particolarmente interessante anche il certame, preceduto da un convegno sui nuovi mezzi di comunicazione, sulla rete e sui social, che hanno modificato sensibilmente negli ultimi anni la circolazione della poesia. Il premio al giovane andò a Marco Corsi, di cui quest’anno è uscita la notevole raccolta Pronomi personali. Ulteriore riconoscimento ai giovani andò Sergio Costa, con un premio consistente nella pubblicazione presso l’editore Stampa 2009 della sua opera prima.

Per il 2018 il Cetonaverde proseguirà secondo le linee della sua tradizione, ma anche introducendo novità di rilievo, come la votazione in diretta del pubblico per le poesie dei giovani. Nel comitato promotore spicca il nome di Gian Arturo Ferrari, intellettuale ed editore stimatissimo. La giuria, sempre presieduta da Maurizio Cucchi, si arricchirà, come detto, della presenza di Milo De Angelis, e accanto a loro figureranno la presidente del premio Mariella Cerutti MaroccoArnaldo Colasanti (che sarà anche, come in passato, l’ottimo presentatore del premio), Giuseppe Conte, l’italianista Giorgio FicaraTerry Marocco e, ulteriore new-entryAlberto Pellegatta, il più giovane del gruppo e primo vincitore del premio nel 2005. Questo anche per confermare un carattere essenziale del Cetonaverde, che è quello, fin dalle origini, di promuovere e valorizzare al più alto livello il lavoro e l’opera dei giovani, dando loro opportunità, visibilità e autentico spazio, come è necessario che sia e come, purtroppo, è sempre più raro che avvenga. E tutto questo considerando l’alto valore di ricerca della poesia delle ultime generazioni, la cui vitalità è uno dei maggiori fenomeni letterari del nostro tempo.

CETONA

VII – VI Sec. a.C. – Villaggi etruschi sorgono sulle colline di Chiusi e Sarteano. A Cetona l’insediamento è documentato nei pressi di Camporsevoli.

1207 – Si ha la prima menzione del Castello di Cetona.

1260 – Il borgo passa alla Repubblica di Orvieto, dopo una lunga contesa con quella di Siena.

1418 – conquistata dal capitano di ventura Braccio di Montone, signore di Perugia, Cetona viene da questi venduta alla Repubblica di Siena.

1556 – Fedeli a Siena per quasi un secolo e mezzo, gli abitanti, decimati dalla peste e dalle guerre, si arrendono senza combattere all’ esercito imperiale in Toscana quando questo si presenta sotto le mura. Il borgo viene così inglobato dal Granducato di Toscana.

1558 – 69 – Cetona è concessa in feudo dal Granduca Cosimo I alla famiglia Vitelli. Con il Marchesato dei Vitelli, ha inizio un’ epoca d’oro per la cittadina. Tornata in seguito a far parte del Granducato di Toscana, ne segue le sorti, fino al Risorgimento e all’unità d’Italia.